I requisiti per l’implementazione di un corretto sistema di gestione ambientale sono in questo articolo
Le Norme internazionali ISO 14000 rappresentano uno strumento volontario per migliorare la gestione ambientale all´interno dell´organizzazione (gruppo, società, azienda, impresa, ente o istituzione, ovvero loro parti o combinazioni, associata o meno, pubblica o privata che abbia una propria struttura funzionale e amministrativa).
In particolare, fra le norme della famiglia 14000, la ISO 14001 fornisce i requisiti guida per l’attuazione e implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA), che un’organizzazione può utilizzare per migliorare le proprie prestazioni ambientali, gestendo le proprie responsabilità ambientali in modo sistematico contribuendo al pilastro ambientale delle sostenibilità.
Il SGA rappresenta un insieme di elementi correlati per stabilire una politica ambientale (direttive di un’organizzazione inerenti i propri impatti sull’ambiente) e per gestire le proprie interazioni con l’ambiente.
Si tratta di una norma internazionale, a carattere volontario, che permette ad un’organizzazione di identificare gli aspetti ambientali delle proprie attività, prodotti, servizi che hanno impatti significativi sull’ambiente e in modo da gestirli tenendo conto delle prescrizioni legali e secondo gli obiettivi individuati nella politica ambientale.
Il modello di sistema di gestione ambientale seguito dalla norma si basa sulla metodologia nota come PDCA (Plan – Do – Check – Act) che consiste nel:
– Plan (Pianificare): stabilire gli obiettivi e i processi necessari per fornire risultati conformi alla politica ambientale dell´organizzazione;
– Do (attuare): mettere in atto i processi come pianificati;
– Check (verificare): monitorare e misurare i processi rispetto alla politica ambientale, agli obiettivi e traguardi, alle prescrizioni legali e alle altre prescrizioni e riportarne i risultati;
– Act (agire): intraprendere azioni per migliorare in continuo la prestazione del Sistema di Gestione Ambientale.
La complessità del sistema di gestione ambientale, la quantità di documentazione e le risorse dedicate dipendono da diverse variabili quali: il campo di applicazione del sistema, le dimensioni dell´organizzazione e il tipo di attività, prodotti e servizi
La norma ISO 14001 è un utile strumento che permette all´organizzazione di:
– gestire gli impatti ambientali delle proprie attività;
– garantire il rispetto della legislazione applicabile;
– perseguire il miglioramento continuo nell´ottica di un atteggiamento pro-attivo nei confronti delle tematiche ambientali.
Dalla sua prima pubblicazione, nel 1996, la norma è stata revisionata due volte, nel 2004 e l’ultima nel 2015.
Un´innovazione fondamentale della nuova revisione è la cosiddetta “«Struttura di alto livello» che deve essere applicata a tutti gli standard del sistema di gestione ISO.
La Struttura di alto livello è destinata a facilitare l´integrazione delle esigenze derivanti dai vari standard di gestione (ad es. ISO 9001 sulla gestione della qualità) in un sistema di gestione integrato.
Di rilievo inoltre, l’introduzione nel testo della nuova norma di concetti che devono essere integrati nell’ implementazione dell’SGA sopra descritto, quali leadership, contesto dell’organizzazione, analisi di rischio e la prospettiva di ciclo di vita.
Più in dettaglio ai sensi della 14001:2015 le organizzazioni:
– devono dimostrare di aver valutato e compreso il contesto in cui opera l’organizzazione, considerando sia elementi interni (processi, impianti, personale, attività, prospettive di sviluppo e disponibilità finanziarie), sia esterni, come le evoluzioni normative, la concorrenza sul mercato, le opportunità economico-sociali, ed il contesto ambientale. Dalla valutazione del contesto di riferimento l’organizzazione può delineare in modo sostenibile i confini e gli obiettivi del proprio SGA.
– devono progettare il proprio SGA considerando i rischi e le opportunità, sia in termini ambientali sia in termini economico-finanziari e sociali. Il concetto di rischio è da intendersi come l’effetto, negativo o positivo, dell’incertezza delle situazioni future sugli obiettivi ambientali dell’organizzazione. Le organizzazioni devono dimostrare che vi è una buona consapevolezza dei possibili fattori che possono rallentare o impedire il miglioramento delle prestazioni ambientali così come pianificato e, al contempo, anche i possibili elementi positivi che possono contribuire ad un più vantaggioso risultato di miglioramento.
– avere una prospettiva di ciclo di vita nel proprio sistema di gestione ambientale. La norma non richiede di effettuare una vera e propria valutazione del ciclo di vita (LCA), ma di valutare non solo gli impatti ambientali diretti dell’organizzazione ma anche quelli associati alle fasi a monte ed a valle della propria attività, in quanto parzialmente sotto la loro influenza. Aspetti come l’approvvigionamento di materie prime, la progettazione, produzione, trasporto, consegna, utilizzo, trattamento di fine vita e smaltimento finale del prodotto dovranno quindi essere considerati nel SGA. L’approccio di ciclo di vita è una novità significativa per lo standard ISO 14001, che storicamente si è sempre distinto dal regolamento EMAS, per considerare solo i cosiddetti aspetti “diretti”, ovvero solo gli aspetti ambientali pienamente sotto il controllo dell’organizzazione.
Questa revisione dello standard avvicina ulteriormente lo schema ISO 14001 ad EMAS, per il ruolo che viene attribuito al contesto, nonché per gli aspetti di comunicazione interni ma soprattutto esterni.
Con l´entrata in vigore della nuova norma è stato fissato un periodo transitorio di 3 anni dalla pubblicazione durante il quale saranno valide le nuove certificazioni e i rinnovi emessi a fronte di entrambe le edizioni della norma ISO 14001, sia 2004 sia 2015.
A 3 anni dalla pubblicazione della nuova edizione 2015 della ISO 14001, ovvero entro il 15/09/2018, cesseranno di valere le certificazioni rilasciate in conformità della ISO 14001:2004.
A partire dal 2001, l´allegato II del regolamento EMAS ha incorporato i requisiti di un sistema di gestione ambientale conforme alla norma ISO 14001:2004. Con il Reg.to 1505/2017 la Commissione europea ha aggiornato le prescrizioni inerenti l’analisi ambientale ( All. I) e l’audit ambientale interno (All. III) nonché gli elementi del Sistema di Gestione Ambientale (All. II) adeguandoli ai requisiti della nuova ISO 14001:2015.
La Commissione riporta (art. 2 del Regolamento 2017/1505) che le disposizioni degli allegati del modificato Reg. n. 1221/2009 vanno accertate in occasione della verifica dell´organizzazione, a norma dell´ articolo 18 (Compiti dei verificatori ambientali) del Regolamento 1221/2009.
Nel caso di un rinnovo della registrazione EMAS, se la verifica successiva deve essere effettuata prima del 14 marzo 2018, la data della verifica successiva può essere prorogata di sei mesi, previo accordo tra il verificatore ambientale e gli organismi competenti.
Tuttavia, prima del 14 settembre 2018 la verifica può, con l´accordo del verificatore ambientale, essere effettuata a norma delle prescrizioni del regolamento (CE) n. 1221/2009 previgente. In tal caso, la validità dell´attestazione del verificatore ambientale e il certificato di registrazione saranno validi solo fino al 14 settembre 2018.
Per ulteriori approfondimenti si veda la scheda “EMAS e la revisione della norma ISO 14001” della Commissione Europea (Marzo 2016 – I Edizione).
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